venerdì 28 novembre 2014

Invadere il mondo di bellezza e tornare alle origini: la filosofia del brand Peralia



Cari lettori, oggi vi presentiamo una designer sarda, Susanna Pilia, cresciuta tra le sculture del padre, un artigiano in grado di lavorare ogni tipo di materiale, dal legno, all'argilla al metallo. 
E' stato molto bello intervistare Susanna e cogliere nelle sue parole un'estrema sensibilità per la semplicità e per la purezza delle cose.. questa volta abbiamo appositamente messo qualche frase in corsivo perché crediamo siano un'ottima descrizione dell'anima dell'artigianato.. e ci è piaciuta un sacco!
Al Liceo Artistico della sua città, Iglesias, tra le altre cose, Susanna ha imparato le tecniche base della modellazione dell'argilla.
Ha quindi proseguito gli studi al Politecnico di Milano nel corso di Design dell'arredo dove ha imparato la cultura del progetto; si è successivamente appassionata di storia del design e dopo la laurea ha vissuto diverse esperienze come grafica e designer. 

Peralia nasce dopo un periodo di crisi generale dove la designer ha deciso di "fare della mia vita quello che volevo e non quello che si aspettava la società. Sono contro la produzione di massa, contro l'alienazione da lavoro, vorrei vivere al meglio la mia vita e quindi sono tornata alle origini, ho ripreso la creta in mano e ho iniziato a progettare. 
Così sono nati i primi orecchini, gli Arenara, che in sardo significa melagrana e da lì poi è sempre stato tutto molto naturale, senza un piano preciso, mi sono lasciata guidare dal mio istinto. 
Il logo è nato da una ricerca sulle grafiche del tappeto sardo, che ho poi rielaborato al computer. 
Oltre ai gioielli ho anche una linea per la casa che sto per pubblicare, tazzine, porta candele, sotto pentola e lo studio di una lampada. 



Peralia è un bellissimo spazio di progettazione di gioielli e oggetti per la casa. 

...continuiamo con le parole della creativa "L’ispirazione che dà vita alle creazioni Peralia arriva dalla passione per la ceramica che mi è stata tramandata in famiglia fin da piccola, così come dalla natura e dalle affascinanti forme in cui si presenta, dalla cultura del tappeto e dei gioielli sardi.
Con questo progetto vorrei far sposare il sapere locale, l’artigianato e la storia della Sardegna con il mio percorso individuale di ricerca grafica e formale. 
Texture e forme contemporanee che danno vita ad oggetti per la casa come brocche, vassoi, bicchieri che posseggono in sé il valore dell’unicità".

Peralia è ricerca formale, grafica e materica, un luogo raccolto dove regna l’equilibrio degli elementi, dove artigianato e cultura del progetto si incontrano.

"Attraverso le mie creazioni desidero ricercare la bellezza, tutto quello che mi interessa fare con il design è trasmette, diffondere, invadere il mondo di bellezza.
Sono nata e cresciuta in Sardegna e vivere a Milano non è esattamente la stessa cosa, per cui ho bisogno di produrre cose belle perchè credo che la bellezza nell'architettura, nel decoro urbano, nella moda, nel linguaggio delle persone sia una cosa da preservare perchè sono convinta che sia un valore aggiunto nella qualità della vita degli individui.


Il cliente tipico dei gioielli Peralia è una persona raffinata, intelligente, sicura di sè.. riconosco subito le donne che apprezzerebbero i miei gioielli. 
Si intuisce dal modo di vestire, minimal, moderno e anche dal carattere, forte e combattivo".



Cosa contraddistingue rendendo uniche e riconoscibili le tue opere?
La semplicità, il bianco, l'utilizzo dosato del colore e le geometrie.

Cosa non deve mancare mai nel tuo laboratorio?
La carta vetrata! ..rifinisco sempre i miei prodotti prima e dopo la cottura, curando i dettagli maniacalmente.

La tua creazione preferita? Che storia racconta?
Tutte le mie creazioni raccontano la Sardegna, ogni oggetto che creo ha un nome legato al territorio dove sono cresciuta, dalle piante tipiche ai minerali del Sulcis Iglesiente.

 



Grazie alla crisi, credi che la gente stia riscoprendo l'unicità delle creazioni handmade e l'importanza del recupero dei materiali? 
 
Lo spero vivamente, ma ho paura che sia solo una nicchia se si pensa alla tendenza mondiale delle produzioni di massa. 
Di sicuro con la crisi europea molte cose si sono messe in discussione ed è un bene: c'è un valore nelle cose fatte a mano che non potremmo mai trovare nelle cose progettate al computer e poi stampate da una macchina.
C'è la storia dell'artigiano, c'è la bellezza dell'imperfezione, c'è l'unicità di un prodotto che non sarà mai uguale neanche al suo stesso modello. 
Io credo che questo sia meraviglioso, vivere in una casa circondati da cose fatte a mano fa sentire bene, fa sentire più umani.
 





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